Riflessioni e Confidenze
Mi presento, sono il titolare della Valigia dei Sogni, una bottega artigiana dove, con dovizia, confeziono valigie per i vostri indimenticabili viaggi.
Detto questo, parliamo di cose serie.
Francamente, detto tra noi, ho delle perplessità in merito al mercante che si è da poco trasferito in paese, qui tutti lo chiamano uomo in nero per via del suo abbigliamento. Per carità è una persona gentile, estremamente gentile… appunto troppo.
Forse sarà l’anima del mercante che lo fa essere così zelante nei confronti dei potenziali nuovi clienti, però intravedo comunque qualcosa di strano in lui, uno straniero che viene da lontano, che non parla molto del suo passato ma che, paradossalmente, ha una confidenza con le persone e con i luoghi come se fosse sempre stato qui.
Quello che si dice in giro è che nel suo Emporium venda oggetti di ogni tipo, non le solite cianfrusaglie che si trovano nei mercatini, ma veri e propri “gioielli” a bassissimo costo, delle cose preziose insomma ma alla portata di tutti.
Questa cosa non vi sembra strana? Forse vuole solo farsi un buon nome e attrarre così anche gente da altri luoghi o forse nasconde qualcosa che per il momento non sappiamo.
Quel che è certo è che è passato dal mio negozio e mi ha lasciato diverse valigie da sistemare, alcune non riesco neanche ad aprirle, vedrò quello che riesco a fare… I clienti non mi mancano, sono io che ho perso interesse per la mia bottega e per il mio lavoro, forse andrò dal medico per capire se può darmi qualcosa per riprendere il ritmo e concludere almeno tutti gli ordini che si stanno accumulando.
Il lavoro sta diventando sempre più stressante, ultimamente non mi ricordo le cose.
Ad esempio, conosco tutti i punti della mia macchina da cucire a memoria, eppure sempre più frequentemente devo consultare il suo manuale d’istruzioni per capire come procedere, questa cosa mi mette in allarme, che io non sia più in grado di svolgere il mio lavoro?
Inoltre, detto tra noi, ha incominciato anche a fare dei rumori strani, come se fosse viva e non le stessi particolarmente simpatico, e sto parlando della macchina da cucire!!! È uno strumento, non una persona, non può ridere di me!
È chiaro che io abbia bisogno d’aiuto a questo punto… dovete sapere che ho sempre avuto dei problemi, mi sono sempre sentito diverso, come se mi mancasse qualcosa, nessuno ha saputo darmi delle risposte, nessun medico intendo, e alla fine ho rinunciato ad approfondire la questione, continuando la mia vita come al solito. Ho studiato per diventare artigiano, ho fatto pratica da apprendista valigiaio in altre botteghe e alla fine ho esaudito il mio “sogno”: aprire una mia bottega!
“Sogno”, ecco per me è una parola di uso comune, priva del significato che tutti voi le attribuite, ma forse non è il caso che io ve ne parli, non adesso almeno.
Vi ricordate che vi ho detto che per me la parola “sogno” non ha lo stesso significato che per voi? Ecco forse è giunto il momento di dirvi qualcosa in merito, magari saprete aiutarmi ad uscire da questa situazione di difficoltà in cui mi trovo.
Io non sono mai riuscito a sognare. Strano eh? Ma proprio mai mai mai. Quindi non sono normale, vi pare? I dottori mi hanno sempre detto che non era un problema, che probabilmente non raggiungevo una determinata fase del sonno in cui si generano i sogni, oppure che non mi svegliavo al momento giusto per potermeli ricordare. Sarà ma, da quanto ne so, le altre persone lo fanno normalmente. Magari non si ricordano proprio tutto ma i sogni li fanno!
Ma non é finita qui… oltre che non essere in grado di sognare la notte, non sono in grado di sognare neanche ad occhi aperti, non riesco ad astrarre dalla realtà e immaginarmi cose, fantasticare, vedermi proiettato nel futuro o in un altro luogo che non sia la mia bottega.
Per rimediare ho provato una tecnica, ho appeso degli acchiappasogni ovunque, in camera da letto ovviamente, ma anche nella mia bottega dove lavoro e persino nel vicolo che ospita la vetrina e l’ingresso. A volte dei bambini, mentre vanno a rinfrescarsi alla fontana, ci giocano e mi strappano le piume…cavolo, bisogna esser delicati con certe cose misteriose!
Insomma provo ad utilizzare gli acchiappasogni come aiuto e vedremo se qualcuno o qualcosa risponderà al mio grido.
Di cosa soffre il Valigiaio?
La medicina odierna definisce questa condizione AFANTASIA indicando quella condizione neurologica per cui un individuo non riesce a visualizzare nessuna immagine mentale, come se l’occhio della mente fosse cieco. Con l’afantasia viene compromessa non solo la capacità dell’immaginazione, ma anche la creatività, la memoria o l’atto di sognare.